venerdì 25 luglio 2014

CORRERE DOPO LA PIOGGIA



C'è un qualcosa di meraviglioso nel correre in montagna.
Perchè non è come correre su strada, o come in un campo d'atletica. No, correre in montagna è diverso.
Perchè il fondo è sconnesso, il sentiero stretto, ci sono salti, pietre, tronchi e mille altri ostacoli che rendono il percorso più avverso.

Dopo la pioggia poi, il gioco si fa ancora più interessante.
Il fango del sentiero si scioglie, diventa poltiglia, la scarpa affonda sempre di piu, il suolo si disfa sotto il mio peso mentre io combatto. Ad ogni passo, per stare in piedi. Combatto.
Con il fiato corto ed i due bastoncini da Nordic in mano che mi aiutano a stare in equilibrio.
Sento il freddo delle mille goccioline che dai lunghi fili d'erba mi si posano sulle gambe nude, e scivolano di nuovo verso terra.
Sento gli schizzi delle pozzanghere salaltarmi su per tutta la pelle.

Arrivo in fondo. Anche oggi, dopo una giornata di lavoro in rifugio a 1880 metri, dopo aver cucinato per 80 persone, ho avuto la forza di correre sul bagnato, di mollare le gambe ed osare. Che bello!

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