giovedì 17 ottobre 2013

Tappa #21 Offagna/Osimo/Castelfidardo/Montecassiano

La mattina di oggi comincia con una nuova sfida! Sentendomi al telefono con mio padre scopro che lui domenica sarà probabilmente proprio nella zona di Norcia. Era forse quello che mi ci voleva per spronarmi ad arrivare alla fine senza troppi indugi e ripensamenti. È vero infatti che mancano poco più di duecento chilometri al traguardo, ma la fatica negli ultimi giorni è quasi raddoppiata, i dolori si fanno sentire in modo più pungente e cominciavo ad avere qualche piccolo stento. In questo modo però sarò "più competitivo" e cercherò di ottenere il massimo da me stesso per coprire la distanza mancante in quattro giorni. La fortuna è che domani potrò permettermi un pezzo in autobus, visto che la zona attorno Macerata è una distesa di fabbriche ed industrie, quindi ho buone chance di successo. In cielo finalmente splende un sole limpido e caldo. Lasciamo Genga ed in quaranta minuti circa arriviamo ad Offagna. Non è bello il momento del saluto, quando ti affezioni a qualcuno e ti ci trovi bene. Mi si stringe un po' il cuore, ma comunque io e Simone ci salutiamo con la promessa di rimanere in contatto e di aspettarlo da me per potermi sdebitare insegnandogli a sciare. Salgo sotto le mura e da qui, dal suo terrazzo in cima alla collina, si vede il monte Conero, le campagne e tutte le altre cittadine che la circondano, ma nessuna è come lei. Offagna infatti è un borgo piccolissimo, sovrastato dalla grande rocca che dall'alto spadroneggia e si mette in mostra, quasi vantandosi (e se lo può decisamente permettere) della sua bellezza. La marcia di è lunghissima, voglio arrivare fino a Montecassiano, e così mi metto velocemente a sgambettare sulla strada che mi porterà fino a Castelfidardo. Quando ci arrivo è all'incirca l'una e mezza, con quindici chilometri alle spalle e ancora venticinque da percorrere. Intorno a me è pieno di ragazzini, stanno uscendo dalle scuole, ed in tanti mi salutano e mi scanzonano finchè percorro le vie del piccolo paesino. Saluto anche io, chi con un cenno, chi con un ciao, e proseguo dritto, sorridendo. Sulla strada di campagna il sole si fa sentire! Mentre le goccioline di sudore mi scendono lungo la fronte, fino ad arrivare sulla punta del naso, mi immagino quale sofferenza sarebbe stata, per me, fare il giro durante l'estate. Anche oggi le campagne attorno a me si colorano di fantastici colori e per un breve tratto riesco anche a vedere il mare. Sto facendo una fatica immane. La strada è un continuo alternarsi di ripide salita e discesa e in certi tratti sento le gambe pesanti. Non sono però intenzionato a mollare ed infatti dopo tre ore di fatica scorgo Montecassiano all'orizzonte. L'imprevisto però è sempre in agguato! Basta una deviazione sbagliata a portarmi completamente fuori strada, la stanchezza oggi è stata tanta, i nervi non reggono! Infuriato comincio a correre in mezzo ai campi. Conosco la direzione del paese e se non ci sono strade che c'arrivano, beh allora ne farò una io. Ma non considero rovi, terra bagnata e piccoli fiumi da guadare. Per dieci minuti mi trascino in un oblio di follia. Fortunatamente riprendo in breve il controllo su me stesso e ripresa coscienza mi avvicino ad una casa non molto distante. Domando al proprietario se ci sia una strada nei paraggi che porta fino al paese, e lui, un po' sorridendo, mi risponde: "Vulevi attravershà le culline eh? Ma sei fortunato, io adesso vò de là, te ce porto io al paese." Ringraziandolo per la gentilezza crollo sul sedile della macchina, mi sono davvero divelto oggi!
Arrivato in paese l'oscurità sta già calando ma per mia fortuna il borgo, illuminato da luci artificiali, trasmette comunque la sua bellezza. Nonostante la stnchezza mi concedo un giro al suo interno, perchè riescie comunque ad incuriosirmi. Mi dirigo poi verso la parrocchia, dove trovo per fortuna un'ottima accoglienza. Sono sfinito, quest'ultima sfida è sicuramente bella tosta, ma farò di tutto per poterla portare a termine!

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